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In viaggio dentro le Filippine: le Hundred Caves di Puerto Princesa.
(scritto ad aprile 2024)
Le Filippine sono sempre più famose per i loro meravigliosi paesaggi e la loro natura coinvolgente. Ma cosa si nasconde sotto la superficie di questo ambiente eccezionale? Molto spesso infatti ci dimentichiamo che le bellezze visibili al nostro occhio sono solo una piccola crosticina del nostro globo. Sotto i nostri piedi si trova invece un molto più grande mondo sotterraneo nascosto e buio, ma non per questo meno interessante.
Samuele di Tropical Experience all'entrata principale del complesso di grotte Hundred Caves. Foto: Tropical Experience.
Luca, uno dei nostri ospiti nelle Filippine e geologo in pensione, ci ha parlato con grande entusiasmo dell’esperienza fatta presso un “nuovo” sito che abbiamo inserito nei nostri tour delle Filippine da qualche tempo. Dopo esserci incontrati a Manila e aver avuto qualche scambio di mail, abbiamo deciso di condividere le impressioni di questo occhio esperto. È nato quindi questo post a 4 mani per fare un po’ di luce sulle “Hundred Caves”, un complesso geologico di grande bellezza localizzato a Puerto Princesa, nella famosa provincia di Palawan. Le parole di Luca sono messe in corsivo qui sotto!
Il "roccione" di Hundred Caves visto da fuori, presso il Barangay Tagabinet di Puerto Princesa. Foto: Tropical Experience.
[Luca] “A Puerto Princesa, collegato al bellissimo tour nell’ Underground River vi è, a mio parere, una non meno emozionante visita al sito denominato Hundred Caves. Anche chi ha visitato precedentemente grotte di origine carsica ritengo che non possa rimanere indifferente alle suggestioni che si provano visitando anche questa grotta”.
Hundred Caves è infatti stato da noi inserito nelle giornate che dedichiamo alla scoperta del vicino e famoso Fiume sotterraneo di Puerto Princesa, considerato una delle meraviglie del mondo della natura e un sito patrimonio UNESCO fra i più celebri di tutte le Filippine.
L'entrata del meraviglioso Fiume sotterraneo di Puerto Princesa, non molto lontano da Hundred Caves. Foto: Tropical Experience.
Hundred Caves non ha un fiume sotterraneo, ma non per questo è meno interessante. Di fatto, è quasi come entrare in un antico scoglio, uno dei grandi “cupoloni” che hanno reso celebri i paesaggi della provincia di Palawan, l’ultima frontiera degli amanti dell’ecoturismo. Dentro questa grossa roccia che si staglia su una piana, si trova un lungo sistema di grotte e passaggi scavati nelle rocce “carsiche”. Già anche solo salirci è un’avventura!
[Luca] “Per raggiungere l’imbocco, si deve risalire e fare dei passaggi con scale in legno, strettoie tra massi erratici e sentieri che anticipano in piccola parte ciò che vi impegnerà all’interno della grotta. Chi non ha fatto speleologia precedentemente si dovrà impegnare un po’ al suo interno, là è tutto quasi allo stato vergine e non vi sono ferrate o corrimano, ma il gioco vale la candela”.
Non si entra comunque da soli alla scoperta di questo pittoresco scenario roccioso, ma si è accompagnati da persone molto esperte: gli abitanti del luogo! Il sito è infatti gestito dalla comunità locale del Barangay Tagabinet di Puerto Princesa (il Barangay è l’unita di governo più piccola delle Filippine, che possiamo considerare più o meno come una “circoscrizione”). Si tratta infatti di un esempio di “Turismo di comunità” che affida agli abitanti locali il ruolo di gestione e protezione del sito, per creare valore economico ma anche sociale e ambientale per la comunità locale.
Alla scoperta del sistema di grotte con i locali, muniti di elmetto con torcia. Foto: Tropical Experience.
Farete esperienza della tipica cordialità e assistenza dei filippini, lasciandovi guidare nel buio di queste grotte dalla loro conoscenza attraverso percorsi appositamente preparati. Grazie al loro supporto, questa avventura può essere accessibile a tutti. Per fortuna aggiungiamo, perché l’esperienza all’interno è eccezionale:
[Luca] “Arrivati all’imbocco già si ha la sensazione di entrare nel ventre della montagna passando attraverso rocce arenacee, ma dopo poco si entra nel vivo della grotta, le peculiarità petrografiche e mineralogiche saltano subito all’occhio, infatti il fenomeno di carsismo nella quale si sviluppa la grotta è analoga a sistema di grotte dell’Underground River ma le stalattiti e le stalagmiti sono di un carbonato di calcio quasi puro di un bianco cangiante. La grotta è stata scavata e modellata dall’impeto dell’acqua nel corso dei secoli, essa aveva creato dei passaggi caratterizzati da anse, strettoie, cascatelle e pozze. Ovvero la sensazione è di camminare nel paleo alveo di un impetuoso torrente sotterraneo oramai sopito. I passaggi sono a volte ostici per lo scarso spazio di accesso o per la loro verticalità, mi raccomando senza chiudere gli occhi, pensate nel mentre che li attraversate alla bolgia di energia e di frastuono dell’acqua che li sta per creare”.
Entrare in questo sito è un complemento perfetto in una giornata spesa a scoprire l’Underground River di Puerto Princesa, che si trova a circa 2 ore di strada dalla città. Visto che si è già in giro, abbiamo considerato diverse opzioni per arricchire questa giornata in un modo che potesse essere sia divertente che interessante! Sono molti i mezzi che passano dal Barangay Tagabinet, ma si dirigono pressoché tutti verso la spiaggia di Sabang (punto di partenza per visitare il Fiume sotterraneo) facendo fermate solo presso piccoli ristoranti o negozi di souvenir.
Visitando Hundred Caves, si dà anche un contributo allo sviluppo di questa comunità rurale, che altrimenti si prenderebbe tutto questo “traffico” senza avere vantaggi diretti. Ed è un bene anche per il visitatore, perché sarebbe un peccato non assaporare anche un po’ di questi pittoreschi paesaggi: pure senza entrare, anche solo camminare fra la lussureggiante vegetazione locale per arrivare in cima alla roccia e ammirare il paesaggio varrebbe la pena!
Il paesaggio di Puerto Princesa visto dall'entrata in cima alla roccia. Foto: Tropical Experience.
[Luca] “Ad impreziosire Hundred Caves vi sono le stalattiti e stalagmiti, esse sono composte nella fattispecie di questa grotta da un carbonato di calcio bianco cangiante. Le stalattiti sono a volte sono monolitiche e imponenti ed a volte sono a fasci di esili composizioni di sottili colonne che modellano dei coni, che sembrano giganteschi nidi pietrificati. I giochi di luce riflessa del bianco ed i volumi stimolano la fantasia e a volte si vedono forme animali, piante o ricchi drappi di tessuti magicamente pietrificati”.
Recarsi in questi luoghi è un’avventura indietro nel tempo, un modo per scoprire non solo le Filippine di oggi ma anche per immaginarsi la storia geologica che ha costruito questo paese, nonché tutto il nostro pianeta. Qui si tratta di una storia scandita dalle gocce d’acqua che hanno decorato questi luoghi in tempi talmente lunghi da fare impallidire la nostra percezione umana del tempo. Le Filippine sono infatti pressoché “emerse” dal mare e la maggior parte delle rocce locali sono di origine calcarea, create da depositi e frammenti di creature del mare come per esempio coralli e molluschi. Questo tipo di roccia è poi quella che costituisce anche i paesaggi montani della Philippine Cordillera, ormai lontanissimi dal mare ma presso i quali non è così raro trovare fossili di origini marine. In un paese di 7641 isole, il mare è proprio dappertutto, anche dove non lo si vede.
[Luca] “L’acqua nella grotta ora non è più irruente e violenta ma da tempi più recenti quasi in una fase di lenta creatività, oltre le stalattiti e le stalagmiti si creano delle incrostazioni che foderano le pareti e drappeggiano trasudando goccioline che alla luce artificiale sembrano delle piccole perle e croste metalliche affiorano dal calcare come fossero incastonate. Il tempo viene scandito dal lento gocciolio e l’antro in cui ci si è infilati ti avvolge nella sua magica realtà”.
Amiamo Hundred Caves e chi vi si reca è sicuramente amante della natura e dell’ecoturismo. Oltre a sottolineare il valore di sostenibilità sociale di questo sito, facciamo attenzione anche alla sostenibilità ambientale, come Luca suggerisce:
[Luca] “Mi permetto di fare una raccomandazione: toccate il meno possibile ciò che vi sta attorno. Anche se avete i guanti di cotone, il grasso delle mani e lo sporco dei guanti contamina la patina bianca delle formazioni ingiallendole. Facendo attenzione, farete in modo che l’incanto possa rimanere anche per le generazioni future”.
Avvicinandosi all'uscita, riappare la luce! Foto: Tropical Experience.
Non è solo una grotta e nemmeno solo 100 grotte. Hundred Caves è una testimonianza del passato da preservare e tramandare e un’esperienza da fare. Potete scoprirlo visitando la provincia di Palawan in combinazione con il Fiume sotterraneo di Puerto Princesa!
Grazie mille a Luca Tironi per averci dedicato il suo tempo e per aver condiviso la sua esperienza!
Foto di Luca Tironi.
Luca all'entrata in cima alla roccia.